Sezione
Arcaica

L’esposizione archeologica della sezione arcaica illustra il percorso crono-culturale delle principali forme di popolamento della Lucania antica. La dimensione geografica si riferisce alle fasi arcaiche e classiche della colonia di Metaponto, ai resti di età arcaica dell’area nord-lucana (Serra e Braida di Vaglio, Serra del Carpine a Cancellara, Oppido Lucano, Satriano di Lucania) e della zona del Materano (Montescaglioso, Garaguso), e, ovviamente, ad alcune delle principali testimonianze della lucanizzazione dell’area (Rossano di Vaglio in primis, Anzi, Torretta di Pietragalla etc.). Di particolare interesse sono il tempietto e la dea di Garaguso, realizzati da maestranze greche locali, esposti alla “Mostra delle regioni e testimonianze d’Italia” a Roma in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Altrettanto importanti sono il cippo votivo proveniente dall’area del santuario di Apollo Licio a Metaponto e il torso di kouros in marmo, pertinente, probabilmente, al medesimo contesto. Tali manufatti costituiscono degli unica dal punto di vista artistico e topografico.

Accanto a ciò il Museo Provinciale di Potenza conserva due delle testimonianze scritte più importanti per ricostruire alcuni aspetti essenziali dell’organizzazione politica lucana e sulla parlata stessa di questo popolo: le stele in osco della fortificazione di IV sec. di Serra di Vaglio e quella del sito di Anzi ascrivibile al III secolo a.C.. In una fase di costituzione dell’archeologia lucana piena di difficoltà ma determinante per le conseguenze sulla ricerca dell’epoca e che fanno del Museo Provinciale una delle principali realtà museali non solo della Basilicata ma del Mezzogiorno italiano.

Da segnalare, ancora, le terrecotte architettoniche proto-classiche del Tempio di Hera a Metaponto, gli elementi della panoplia lucana di San Giorgio Lucano, il sistema di decorazione architettonica della struttura palaziale di Braida di Vaglio con il c.d. fregio dei Cavalieri ed un serie di frammenti di statue acroteriali attualmente in corso di studio. Limitandosi alle testimonianze della Lucania più interna, i dati più importanti vengono dalle scoperte fatte prima della creazione della Soprintendenza della Basilicata nel 1964. Si tratta anzitutto del sito di Serra di Vaglio che, fra l’altro, ha restituito uno straordinario set di terrecotte architettoniche (soprattutto antefisse che non trovano confronti altrove) che permette di conoscere nella diacronia fra VI e IV sec. tutte le caratteristiche di questa classe materiale in questo peculiare settore geografico. Lo stesso può dirsi per i materiali architettonici nonché per il deposito votivo del santuario lucano di Rossano di Vaglio.